lunedì 31 dicembre 2012

Cronaca magica complicatissima

Per concludere l'anno in bellezza, vi proponiamo la recensione classificatasi terza nella categoria "21-99 anni" del concorso "Recensioni in ConCorso". L'ha scritta Luca Bianchin, 23 anni.


"Cronaca di una morte annunciata" è una storia semplice con una trama complicatissima.
Storia semplice: in un paesino (sullo sfondo caraibico) Santiago Nasar (il protagonista ventunenne) viene ucciso (per una colpa imputatagli) da due uomini armati di coltello (i fratelli Vicario).
Trama complicatissima: in un paesino (in cui tutti gli abitanti sanno della morte annunciata, ma nessuno riesce a impedirla) Santiago Nasar (l’unico a non sapere della sua morte annunciata) viene ucciso (per un sospetto, più che una colpa) da due uomini armati di coltello (i quali annunciano la morte con tanta insistenza da sperare segretamente di deludere il loro stesso annuncio).
Cronaca di una morte annunciata è, sinceramente, un capolavoro narrativo. Santiago Nasar nasce nel romanzo già morto. La sua morte è così fortemente annunciata, fin dalla prima pagina – anzi, fin dal titolo – che il lettore, benché si affezionerà alla triste sorte del protagonista, dovrà abbandonare ogni speranza di salvezza. Tutti gli abitanti del paesino sapevano; e tutti, volontariamente o meno, non sono stati in grado di fermare il delitto.
Per questo viene quasi naturale ammettere che la morte di Santiago Nasar fosse un destino tracciato su tela sottile.
Un destino, sicuramente, perché la sua morte è annunciata, ovvero inevitabile. «È come se fosse già morto», ripetevano i fratelli Vicario a chi cercava di persuaderli a riporre i coltelli là dove li avevano presi.
Tuttavia, sottile è la tela su cui questo destino è tracciato, perché ogni dettaglio pare frantumare l’idea di un Fato sovraumano, geometricamente pianificato. Ogni dettaglio, ogni piccolo avvenimento di quel giorno luttuoso è casuale. È casuale che il nome di Santiago Nasar esca dalla bocca della bella Angela Vicario; è casuale che Cristo Bedoya, volendo mettere in guardia l’amico, decida di cercarlo nel posto sbagliato (anche se, ovviamente, il più probabile); è casuale che la madre, Plácida Linero, spranghi la porta al figlio proprio quando questo tentava di rifugiarsi in casa dai suoi assassini; è casuale anche il primo errore della madre: fallire l’interpretazione dei due sogni che Santiago Nasar aveva fatto prima di morire.
Alla fine del romanzo il lettore non crederà di trovare traccia del realismo magico, che caratterizza invece altri libri di García Márquez. Questo perché non è attento, e cerca la magia nel posto sbagliato. Non c’è una realtà che deve fare i conti con la magia, ma è la magia, in questo caso, ad entrare violentemente nella realtà e a dissolversi in essa. Realtà è la successione degli avvenimenti, così come si sono svolti, successivi l’uno all’altro in modo storicamente ordinato. Magici, invece, sono i dubbi, le perplessità dei protagonisti; sono le coincidenze mancate, i presagi perduti, i segnali incompresi; sono le paure e le angosce dei sicari quando vanno a dare la morte annunciata; sono l’innocenza e la spensieratezza della vittima mentre si avvicina alla morte ignorata.
Reale è il Fato, nella sua puntuale dichiarazione di morte; magica è la morte, e il suo verificarsi accidentale. Reale è il destino di Santiago Nasar, morto in piazza sotto un cielo di sguardi omertosi. Magica (finalmente García Márquez ci dà la possibilità di dirlo!) è la realtà stessa, nella sua misteriosa dinamica, inaccessibile a qualsiasi occhio indagatore.
Reale è la storia semplice, magica la trama complicatissima.

giovedì 27 dicembre 2012

Tante, troppe coincidenze. Ma il finale...


Le festività natalizie possono essere un buon momento per leggere qualche nuovo libro. Lo spunto e la curiosità possono venire anche da una recensione. Oggi vi proponiamo quella di Stefania Neso, che ha letto e commentato il libro "Un lungo fortissimo abbraccio" di Lorenzo Licalzi.


Due vincoli d'amore.
Blanca e Sean sono giovani sposi legati da un amore travolgente, appassionato, intenso e profondo. Il giorno stesso del loro matrimonio, Sean muore accoltellato per difendere Blanca da un gruppo di ubriachi che la vogliono violentare.
David ed Hellen formano una coppia indissolubile: da una vita sono l'uno accanto all'altra, uniti da un amore fedele, "Tradirci mai (…) perché se ci si ama, se ci si rispetta, non può succedere".
David è affetto da una grave malattia degenerativa che lo porterebbe presto a morire, ha una sola possibilità di sopravvivere: sottoporsi ad un trapianto di corpo… Sì, di tutto il corpo: di "originale", di veramente suo, rimarrebbe soltanto il cervello, unico organo non colpito dalla malattia.
David accetta di essere trapiantato e il donatore è il giovane ed affascinante  Sean.
Quanti dubbi, quanti dilemmi interiori suscita nel protagonista e nella sua compagna questa scelta. Sarò ancora io? Vivrò le stesse emozioni? Chi mi sta attorno saprà riconoscere me in questo nuovo corpo, al di là dell'aspetto esteriore?
Il cuore di queste domande è cosa sia l'uomo, quale sia la sua essenza, quale la sua natura sostanziale.
L'uomo è unità di corpo e di anima. Ogni uomo è il suo pensiero, la sua mente, la sua razionalità uniti a quel corpo, quella fisicità, quella gestualità che ne fanno un essere unico.
L'uomo è relazione, è amore nelle sue molteplici forme: coniugale, filiale, materno, paterno, eterosessuale, omosessuale… e il corpo è la porta che ci apre il cuore dell'altro: una calda mano che ci accarezza, uno sguardo complice che cerca i nostri occhi, un lungo fortissimo abbraccio che ci accoglie. Come potremmo ritrovare l'amato (o l'amata) nell'abbraccio di un altro corpo? E come potremmo sentirci ancora noi stessi dentro la pelle di un'altra persona?
David a volte è travolto dalle sensazioni che il corpo di Sean gli invia. Descrive l'incontro con Blanca come " tutto un susseguirsi di movimenti inevitabili" come se il corpo vivesse di una vita propria con "bisogni impellenti e necessità indifferibili"…" tutto quello che è accaduto è stato inevitabileperché non poteva non accadere".
A poco a poco la gestualità di David riemerge anche attraverso il nuovo corpo e solo in quel momento Helen lo riconosce come l'uomo di prima, quando ormai è troppo tardi.
Mi aspettavo che l'autore esprimesse, attraverso i vari personaggi, riflessioni più appassionate, pensieri più profondi, sentimenti più intimi…Invece sembra quasi giustificarsi con le parole di David "Se dovessi raccontare tutti i pensieri che in quel momento mi hanno attraversato e girato e girato per la mente, non finirei più". Peccato: è proprio ciò che il lettore si aspetta da questo libro!
Non mi sono piaciute le tante, troppe coincidenze… il nome Sean che il nuovo David si dà, la stessa casa in riva all'Oceano, il berretto di lana…fanno sembrare il romanzo uno di quei film in cui riesci a prevedere il susseguirsi degli avvenimenti.
Il finale, però, ad effetto, lascia a bocca aperta: un colpo di scena teatrale, raccontato straordinariamente bene…e quando chiudi il libro ti rimane un mezzo sorriso che ti fa dimenticare tutto quello che pagina dopo pagina hai sperato di trovare ma nel romanzo non c'è…ti rimane il piacere di un pomeriggio ormai autunnale trascorso in compagnia di un libro comunque avvincente, che leggi inevitabilmente tutto d'un fiato…buona lettura!

domenica 23 dicembre 2012

Tutti noi abbiamo un 15 luglio...

Che titolo bislacco, per un post, quello di oggi! Siamo quasi a Natale ed evochiamo il 15 luglio...
Ebbene, il titolo di oggi serve a introdurre la recensione classificatasi prima nella sezione "21-99 anni" del Concorso "Letture in ConCorso".
Si tratta di un video, realizzato da Silvia Fornasier, 23 anni. Il libro è "Un giorno", di David Nicholls. Tratto da quest'opera il film, uscito nel 2011, "One day"


venerdì 21 dicembre 2012

Storie coi fiocchi!!

Venerdì 4 gennaio la Biblioteca rimarrà chiusa per consentire lo svolgimento dell'attività "Storie coi fiocchi".
Si tratta di letture animate a tema natalizio, rivolte ai bambini dai 5 agli 8 anni, tenute dai ragazzi del Gruppo Giovani Lettori.
I turni saranno 2: il primo sarà alle 15.30 (e ci sono ancora posti disponibili!), il secondo alle 17.30 (già esaurito). Entrambi si concluderanno con una piccola merenda. Ricordiamo che la prenotazione è obbligatoria (telefonate allo 0422600207 o scriveteci a questo indirizzo entro il 30 dicembre).
Cogliamo l'occasione per augurare a tutti i lettori un sereno Natale, e per ricordare che fino all'Epifania è possibile aderire all'iniziativa "Per Natale regaliamo un consiglio letterario"!
La Biblioteca rimarrà chiusa anche nei giorni 24-25-26-31 dicembre e 1 gennaio.


martedì 18 dicembre 2012

Romanzo ricco d’azione e di mistero, ma anche di sentimento...

E' la volta del terzo classificato della sezione "15-20 anni" del concorso "Letture in ConCorso": si tratta di Mirko Piccoli, 20 anni.
Ha recensito il libro "The frozen boy" di Guido Sgardoli.

Ho scelto questo libro perché, a differenza degli altri, mi è sembrato il più incentrato in un ambito scientifico, anche se, dopo solo alcune pagine, mi sono accorto di come il vero punto focale fosse un altro; il rapporto che s’instaura tra Robert Warren, un fisico nucleare, e Jim, il “bambino del ghiaccio” e il lungo e difficile viaggio che porterà a svelare il mistero delle sue origini. Il legame però è all’inizio difficile per lo scienziato, svuotato di ogni sentimento umano dopo la morte del figlio Jack durante la Seconda Guerra Mondiale e angosciato dall’uso fatto della bomba atomica (che lui stesso aveva contribuito a costruire) per eliminare decine di migliaia di persone in un solo istante. Per questo egli cerca riparo dai feroci tormenti della sua anima rifugiandosi in un’isola sperduta della Groenlandia, in una missione scientifica; ed è proprio lì che, mentre vorrebbe farla finita con le sue sofferenze gettandosi da una scogliera, nota quel fioco bagliore nel ghiaccio, che rappresenta forse la luce che potrà disperdere le tenebre che lo offuscano. In effetti, nonostante la sua iniziale indifferenza per il bambino, risvegliatosi miracolosamente dopo un lunghissimo periodo d’ibernazione, a poco a poco comincia a provare per lui un sentimento quasi paterno, proteggendolo dagli agenti del governo che vorrebbero usarlo per esperimenti. Lo stesso Warren si sorprenderà di come mai prima di aver conosciuto Jim fosse stato così premuroso e attento; vede in lui, ragazzino di circa dieci anni (invecchiato rapidamente dopo lo stato di congelamento fino a diventare una sorta di “giovane vecchio”) una seconda chance da sfruttare. E’ l’opportunità per cercare di redimere i suoi errori come padre, troppo freddo e dedito ai suoi studi per preoccuparsi dell’amore di sua moglie e di suo figlio. Durante il pericoloso viaggio per sfuggire agli agenti, infatti, lo difenderà da un gruppo di bulletti, lo aiuterà a camminare e nelle faccende di tutti i giorni ma soprattutto tenterà di integrarlo in una nuova vita. Jim, abituato alla vita dura e spartana della campagna del secolo scorso, è impressionato dai “carri senza muli e senza cavalli” e dalle comodità della vita moderna. In più indossava, quand’era ancora racchiuso nel ghiaccio, vestiti che alla vista di Warren e degli altri ricercatori sembravano decisamente antiquati e poi parlava quella lingua così indecifrabile... soltanto grazie a Beth, un’amica della sua ex-moglie, che coltiva un odio profondo per il professore ma che poi li aiuterà nel loro percorso, riuscirà a ottenere l’indizio fondamentale che li porterà alla scoperta del passato di Jim.
Mi è piaciuto molto il fatto che lo scrittore sia riuscito a integrare una storia d’avventura con l’aspetto psicologico di un rapporto padre-figlio così poco ortodosso; consiglierei perciò questo libro a chiunque voglia leggere un romanzo ricco d’azione e di mistero, ma anche di sentimento, con un lessico semplice e scorrevole ma mai banale. Commovente è poi il finale dove i due riescono finalmente a ritrovare il villaggio dove Jim era nato e cresciuto con la sua famiglia, anche se non come se lo aspettavano… Lascio a voi scoprirlo!      




venerdì 14 dicembre 2012

"La principessa che credeva nelle favole": il booktrailer

Vi presentiamo oggi la seconda recensione classificata (categoria "15-20 anni) del concorso di recensioni "Letture in ConCorso". Si tratta del booktrailer del libro "La principessa che credeva nelle favole", di Marcia Grad, costruito da Anna Maria Zampieri, 18 anni. Buona visione!

martedì 11 dicembre 2012

Per Natale, regaliamo un consiglio letterario!

In biblioteca, da qualche giorno, fa bella mostra di sè un albero di Natale, addobbato dal Gruppo Giovani Lettori.
I ragazzi hanno pensato di disporre alla base i loro libri preferiti, "offrendoli in dono" agli altri lettori.
Volendo dare a tutti i lettori l'opportunità di "regalare un consiglio letterario" (ma non avendo spazio), le bibliotecarie hanno pensato di predisporre dei bigliettini vuoti, che possono essere appesi ai rami dell'albero con il titolo del proprio libro preferito (e, volendo, gli auguri e la firma).
Speriamo di vedere molti lettori in biblioteca durante le festività di fine anno, ma casomai qualcuno non trovasse il tempo per passare, potrà scrivere il titolo e l'augurio via mail alla biblioteca (qui l'indirizzo). Le bibliotecarie lo trascriveranno sul bigliettino e lo appenderanno. 
Dopo l'Epifania, raccoglieremo tutti i consigli e pubblicheremo un post in questo blog, liberando nell'aria limpida del nuovo anno il profumo dei vostri "doni letterari".


domenica 9 dicembre 2012

Sette minuti dopo la mezzanotte... la recensione (completa) di Benedetta

Di "Sette minuti dopo la mezzanotte" di Patrick Ness, in questo blog, si parlò già un paio di mesi fa, attraverso un resoconto di un incontro del Gruppo Giovani Lettori. Anna Maria e Benedetta, che durante l'estate avevano letto il libro, si erano confrontate su questa storia intensa e per certi versi difficile.
Benedetta (De Nicolo) aveva appena consegnato la sua recensione scritta alla biblioteca: "Sette minuti dopo la mezzanotte" era infatti uno dei titoli proposti dalla commissione del concorso "Letture in ConCorso" 2012.  Si è classificata prima nella categoria "15-20 anni".

“ Sette minuti dopo la mezzanotte” non è solo il titolo del capolavoro di Patrick Ness, ma ha tutto il sapore di un appuntamento al buio. Ogni notte, alla stessa ora, Conor, il protagonista di questa storia, come capita spesso ai ragazzini della sua età, viene turbato da incubi; uno in particolare lo terrorizza più degli altri: così brutto per un adulto ed incomprensibile per un bambino da non volerlo nemmeno raccontare per la fortissima paura che si possa trasformare in realtà. Una verità che non può e non vuole accettare! Il problema è che spesso la vita vera mette ciascuno di noi di fronte ad ostacoli troppo difficili da superare di cui gli incubi sono solo un riflesso inconscio della mente, un modo che usiamo per liberarci di ciò che non abbiamo il coraggio di affrontare perché le paure ci rendono fragili e indifesi. L’altro aspetto da considerare è che non sempre, purtroppo, il risveglio pone fine a tutto ciò. Conor, infatti, è nella vita di ogni giorno che deve scontrarsi con un’amara realtà…amara non come la medicina per il mal di pancia o le verdure che ogni bambino odia mangiare (gli unici gusti sgradevoli che, a mio parere, da piccoli bisognerebbe conoscere), no! Amara come la perdita della persona più cara, che più di tutti ci vuole bene.
Definirei questo libro eccezionale per la capacità di avermi fatto di nuovo sentire piccola, ma allo stesso tempo struggente come il vuoto lasciato quando qualcuno che ami non è più accanto a te. Leggendolo, di fatto, ho provato per un istante il gusto di essere bambina e, nonostante la tristezza della storia, il ricordare quegli anni, mi ha fatto pensare a tutti i bei momenti vissuti. Ciò che davvero ha riportato alla mente in me tutto questo sono state le tre storielle raccontate dal mostro. Sembra quasi un controsenso perché di solito a narrarle, a letto, per farti addormentare è qualcun altro: il papà a ritorno dal lavoro quando i genitori non sono separati o la mamma quando a stancarla e a toglierle le forze non è una malattia, che come una bestia non lascia scampo alla sua preda. La cosa ancora più strana è che Conor non è intimorito dall’aspetto del mostro che ha le sembianze di un grosso tasso vivente, che cammina per aiutare le persone e che parla proprio come un essere umano…a spaventarlo, ogni volta che la sua sveglia segna le 12.07, è che il grande tasso si metta a parlare, che gli chieda la sua storia e soprattutto di raccontare la verità.
Ho apprezzato molto la semplicità usata nel linguaggio ritrovata anche nel modo che l’autore ha scelto per trasmettere il suo messaggio: i racconti, che proprio come quelle favole che ascoltiamo da bambini ci insegnano sempre qualcosa…solo che a volte si fa fatica a capirlo o ancor più vero si ha paura alla sola idea di farlo. La ragione di tutto ciò è che la verità, anche se si continua ad evitarla, in una maniera o nell’altra ricompare sempre e fa male. L’unico modo per affrontarla è capire che si tratta della cosa migliore, convincersi che c’è in ogni caso una spiegazione dietro a tanta sofferenza e credere che tutto alla fine si sistemi. Conor è solo un bambino e come tutti i bambini non ha voluto ascoltare nessuno, ma ci ha creduto…ha creduto nelle favole che lo aiuteranno a distruggere il vero mostro che lo terrorizza. Non sarà per niente facile, soffrirà e piangerà, ma quello che conta è che riuscirà a crescere e starà meglio perché al suo risveglio si accorgerà che il buio è andato via per sempre.
Consiglio questo libro a coloro per cui la frase ‘C’era una volta…’ non è solo l’incipit delle favole, ma è un modo per ritornare indietro nel tempo. In particolare però rivolgo l’invito a quanti, come me, ammirano il gesto di Conor che alla fine ha avuto il coraggio di scontrarsi col suo incubo e lo ha sconfitto nel momento in cui lo ha accettato; o semplicemente a chi vorrebbe sapere perché è così importante farlo. Io ad esempio non posso dire di aver sconfitto tutte le mie paure, però allo stesso modo del protagonista ho provato ad ascoltare il mostro, quando diceva che ‘Gli umani sono bestie complicate.’e che di fronte alla verità: ‘…non conta quello che pensi perché la tua mente ti contraddirà cento volte al giorno. La mente crede a bugie confortanti, mentre conosce le dolorose verità che rendono necessarie quelle bugie. E la tua mente ti punisce perché credi contemporaneamente a entrambe le cose.’. Riflettendoci ho capito che la verità fa male perché è gia dentro ciascuno di noi ed è solo tirandola fuori che ci si può sentire meglio. E tu?

lunedì 3 dicembre 2012

"Camminare correre volare" con le parole di Anna

Parliamo nuovamente del libro "Camminare correre volare" di Sabrina Rondinelli.
Lo facciamo grazie alla recensione di Anna Barbisan, 14 anni, terza classificata nella categoria "11-14 anni" del concorso "Letture in ConCorso" 2012.


Asja è una ragazza di 14 anni, a cui fin da piccola è stato attribuito l’aggettivo di “bambina cattiva”, è figlia unica, ed è cresciuta senza un padre.  Sta sempre in compagnia delle amiche Miranda e Roberta, sue complici in numerose “avventure”, come rubare nei negozi di cosmetici, fumare, trascorrere pomeriggi interi al centro commerciale all’insaputa dei genitori.
Maria, sua coetanea, è, invece, una figlia e studentessa modello, impegnata al massimo in tutto ciò che fa. Questo però non basta dal momento che Maria non ha amici né amiche con cui confidarsi, con cui condividere i propri sentimenti e le proprie emozioni. Lasciata in disparte da tutti o meglio, indifferente a tutti, viene presa di mira da Asja e, con lei, da Miranda e Roberta. Inizia così un periodo in cui Maria si racchiude in se stessa, allontanandosi dalla madre, con la quale aveva sempre avuto un bellissimo rapporto.
Asja inizia ad usare Maria un po’ come una schiava, a cui assegna ricerche e compiti da svolgere per casa. Un giorno, durante un litigio tra le ragazzine, Asja inizia a picchiare Maria, facendola finire all’ ospedale con una gamba rotta. È da questo momento che Asja, abbandonata dalle sue amiche e piena di sensi di colpa, inizia a rendersi conto di aver sbagliato, non solo con Maria, ma in molte altre situazioni della sua vita. Decide di voler cambiare, e inizia dalle piccole cose: a scuola cerca di stare attenta per essere ammessa agli esami, frequenta un corso di atletica leggera ed uno di recupero. E proprio durante questa attività inizia a chattare con Gabriele, un ragazzo che non ha mai visto ma che la incuriosisce. In questa “nuova vita” Asja decide di dare un’ opportunità anche a Maria, tanto che la aiuta a prepararsi per una festa durante la gita di Genova. Un’ altra grande scelta che fa è quella di cercare suo papà senza l’aiuto di nessuno, solo con un computer di un internet point. Asja si sente cambiata e lo si capisce da tutte le sue azioni: si sente migliore, si sente più determinata e sicura di sé, anche se il vero cambiamento avviene solo alla fine del libro, quando riceve l’aiuto di una persona che lei stessa non avrebbe mai aiutato e che non pensava minimamente potesse entrare a far parte della sua vita.
Secondo me la bellezza di questo libro è il messaggio che viene trasmesso ovvero che tutto può cambiare se lo si vuole davvero e se ci si impegna fino in fondo, anche mettendosi in discussione. Questa lettura mi ha coinvolto perché sin dalla scena iniziale ho trovato la vicenda attuale e abbastanza realistica, anche se, fortunatamente, non ho finora assistito ad episodi con così gravi conseguenze.  Inoltre, ho apprezzato il fatto che, finché non sono arrivata alla fine, non sono riuscita a collegare tutti i tasselli e questo mi ha spinto a proseguire velocemente nella lettura. Consiglierei questo libro in modo particolare a tutte le persone che credono di essere perfette così come sono, a tutti quelli che non accettano sconfitte o cambiamenti e non si fermano mai a mettere in dubbio i loro comportamenti , nella speranza che questo romanzo possa aprire in loro una nuova visione della vita. Inoltre, penso che questa lettura potrebbe essere di conforto per coloro che si sentono soli e abbandonati, un po’ come Maria.
A mio parere dobbiamo ispirarci ad alcuni lati del carattere di entrambe le ragazzine: come Asja, dobbiamo essere determinati nel raggiungere gli obiettivi, senza però compiere l’errore di calpestare o sfruttare chi ci sta intorno; come Maria, non dobbiamo mollare mai, anche quando tutto il mondo sembra contro di noi, o sembra non accorgersi della nostra presenza.
Mi è molto piaciuta l’immagine che viene trasmessa dal titolo: “Camminare, correre, volare…” perché tutti possiamo cambiare e realizzare i nostri sogni, anche quelli che pensiamo essere irrealizzabili, e possiamo subire un’evoluzione che ci migliori, se lo vogliamo con tutto il cuore.
 “Decidi chi vuoi essere, solo quando lo saprai potrai imparare a volare.”

sabato 1 dicembre 2012

Concerto di Natale 2012

Biblioteca ed Assessorato alla Cultura organizzano il tradizionale Concerto di Natale, giunto ormai alla ventiseiesima edizione.
Si terrà nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, il 15 dicembre, alle ore 20.30.
Si esibiranno, come di consueto, alcuni cori del territorio: il Coro Fameja Alpina, la Corale D'Alessi, l'Ensemble Ravel.
Per vedere la locandina, clicca qui.
Ingresso libero e gratuito.
Per informazioni, contattate la Biblioteca.

giovedì 29 novembre 2012

Incontro di dicembre del Gruppo Lettura "Voci di Carta"

Lunedì 3 dicembre, alle ore 21, nell'aula magna della scuola media di Breda, si terrà il consueto incontro mensile del Gruppo Lettura "Voci di Carta".
Sarà l'occasione per programmare e parlare di alcune iniziative che potranno svolgersi nella prima parte del prossimo anno (letture "multietniche", letture di Carnevale, letture sulla bicicletta, sondaggio popolare sui libri più prestati), e per fare una breve verifica di quelle svolte nel mese di novembre (lettura in casa di riposo, lettura ai bambini di 6 anni su San Martino, lettura nell'ambito della premiazione del Concorso "Letture in ConCorso).
Chiunque può partecipare e può proporre libri da leggere, o iniziative che abbiano a che fare con il piacere della lettura.


Albero di Natale all'Università di San Francisco


martedì 27 novembre 2012

Promuovere la lettura in Veneto

Qualche giorno fa è andata in onda, su Telechiara, un'intervista a Francesco Tiveron (bibliotecario di Ponte di Piave -TV-) e Francesca Pascuttini (Regione Veneto), nella quale si è parlato di promozione della lettura (Casa sull'Albero e Veneto Lettura), di biblioteche, di Gruppi di Lettura.
Ve la segnaliamo qui, perchè in qualche modo ci riguarda e perchè riteniamo possa essere interessante per tutti!

"Camminare correre volare": il booktrailer

E' giunto il nostro appuntamento settimanale con una delle recensioni vincitrici del concorso "Letture in ConCorso 2012". E' arrivato il turno di Grace Fossaluzza, 13 anni, seconda classificata nella categoria "11-14 anni".
Godetevi il video: la voce di Grace ci racconta una storia di bullismo al femminile che si risolve con la possibilità di un riscatto.

giovedì 22 novembre 2012

Tobia: un ragazzo normale, pieno di speranza

Da oggi pubblicheremo, una volta la settimana, le recensioni vincitrici del concorso "Letture in ConCorso".
Partiamo con quella di Geremia Gatti, 12 anni, primo classificato della sezione "11-14 anni".
Il libro è "Tobia" di Timothee de Fombelle, uno scrittore e drammaturgo francese che non ha ancora 40 anni. 


"Avete mai pensato di essere alti un millimetro e mezzo e di vivere in una quercia? Avete mai provato a saltare da un ramo all’altro, da una foglia all’altra, o di vivere nella corteccia di un albero o in un filo d’erba? Avete mai immaginato di perdervi nei sentieri del bosco, o di entrare con un amico nella più famosa e temuta prigione dell’albero e poi uscirne vivi senza che nessuno se ne accorga?

Beh, in questo libro tutto diventerà possibile! Con Tobia scapperete dal vostro popolo, vi nasconderete nelle crepe della corteccia e nelle grotte, ed anche se qualche volta ci rimarrete chiusi dentro, avrete la possibilità di vivere cibandovi di muffa e qualche altro pasto “speciale”.
E tutto questo per rivedere i vostri genitori e salvare la vita dell’intero albero!
Tobia è un ragazzo normale, alto un millimetro e mezzo, felice di avere una bella famiglia e degli amici. Vive insieme ai suoi genitori e al suo popolo nella grande quercia. Suo padre, Sim Lolness, un grande scienziato che studia la quercia, ben voluto da tutti, riesce a sviluppare un’invenzione rivoluzionaria. Riesce a costruire una macchina che funziona da sola, un “robot” azionato dalla linfa grezza che scorre all’interno dell’albero. Tuttavia Sim non vuole rivelare il segreto che fa funzionare il robot perciò viene esiliato e costretto a vivere con tutta la sua famiglia nei Rami Bassi, un luogo desolato e cupo. Inoltre Jo Mitch, un ricco proprietario di terreni e industrie con molti briganti al suo servizio, pronti ad attaccare chiunque gli si metta davanti, fa rinchiudere e torturare i genitori di Tobia per conoscere il segreto dei robot. Tobia però riesce a scappare andando contro tutto il suo popolo ed ora è costretto a nascondersi. Questo libro, scritto da Timothèe de Fombelle, mi è piaciuto molto perchè è scritto bene. Per questo sono riuscito ad immedesimarmi ed affrontare, insieme a Tobia situazioni mortali in cui, grazie alla furbizia, all’intelligenza, al suo coraggio ed un pizzico di fortuna, riuscivo sempre a cavarmela. La cosa però, che risalta di più in Tobia, è la speranza. In lui infatti c’è sempre molta speranza ed è proprio grazie a quella che è riuscito a compiere azioni che noi possiamo descrivere come folli. L’idea di poter rivedere ancora i propri genitori, in Tobia è fortissima. Ho provato così molte emozioni leggendo questo libro, dalla paura durante la caccia a Tobia, alla solitudine quando Tobia capisce di essere cacciato addirittura dal suo migliore amico, dalla felicità di quando Tobia incontra una nuova amica, Elisha, alla curiosità di sapere come riusciva a cavarsela quando era in situazioni pericolose.
Tutte queste avventure che Tobia ha dovuto affrontare mi hanno fatto capire che la vita è il bene più prezioso che si ha e non bisogna buttarla via perchè si pensa di essere odiati da tutti o perchè si pensa di non saper fare nulla.Non bisogna mai perdere la speranza perchè c’è sempre una via d’uscita. Ogni persona è diversa dalle altre e sa fare cose che gli altri non riescono a fare, e al mondo non siamo mai soli perchè c’è sempre un amico disposto ad aiutarci."

martedì 20 novembre 2012

Concorso "Letture in ConCorso" 2012: i vincitori

Sabato sono stati proclamati i vincitori dell'edizione 2012 (la settima!) del concorso "Letture in ConCorso".
La commissione, composta da forti lettori, insegnanti, esperti di letteratura, giovani lettori, ha scelto di premiare le tre recensioni migliori per ogni categoria.

Ecco quindi la classifica:

Categoria 11-14 anni:
1. Gatti Geremia, con la recensione "tradizionale" di "Tobia" di Timothee de Fombelle
2. Fossaluzza Grace, con il booktrailer di "Camminare correre volare" di Sabrina Rondinelli
3. Barbisan Anna, con la recensione "tradizionale" di "Camminare correre volare" di Sabrina Rondinelli

Categoria 15-20 anni:
1. De Nicolo Benedetta, con la recensione "tradizionale" di "Sette minuti dopo la mezzanotte" di Patrick Ness
2. Zampieri Anna Maria, con il booktrailer di "La principessa che credeva nelle favole" di Marcia Grad
3. Mirko Piccoli, con la recensione "tradizionale" di "The frozen boy"

Categoria 21-99 anni
1. Fornasier Silvia, con il booktrailer di "Un giorno" di David Nicholls
2. Neso Stefania, con la recensione "tradizionale" di "Un lungo fortissimo abbraccio" di Lorenzo Licalzi
3. Bianchin Luca, con la recensione "tradizionale" di  "Cronaca di una morte annunciata" di Gabriel Garcia Marquez


Nelle prossime settimane pubblicheremo le recensioni!

mercoledì 7 novembre 2012

Concorso "Letture in ConCorso": la premiazione!

Il concorso "Letture in ConCorso", che offre ai residenti nel comune di Breda la possibilità di vincere semplicemente scrivendo una recensione sui libri proposti da una commissione, si è felicemente concluso alla fine di settembre.
La partecipazione è stata buona, grazie al fatto che, diversamente dagli anni precedenti, il concorso era aperto anche alla fascia d'età 11-14 anni e alla fascia d'età 21-99 anni.
Di vario tipo le recensioni pervenute: sono stati usati il linguaggio tradizionale, la forma del booktrailer, la realizzazione grafica (disegno).
Sabato 17 novembre, alle ore 18, in Sala Consiliare, la commissione premierà i vincitori (e i partecipanti).
Contribuiranno alla serata, con la loro presenza attiva, anche i ragazzi del Gruppo Giovani Lettori, sempre attivi nella vita della biblioteca e nel promuovere la lettura.
Vi aspettiamo numerosi, per acclamare i vincitori e per celebrare il piacere della lettura (che è ancora più grande se è condiviso)!

sabato 3 novembre 2012

Gruppo lettura Voci di Carta: attività di ottobre e incontro di novembre

Lunedì prossimo, 5 novembre, alle ore 21, il Gruppo Lettura Animata "Voci di Carta" si riunirà, come di consueto, per l'incontro mensile presso l'aula magna della scuola media di Breda.
Tutti sono invitati: lettori, ex lettori, futuri lettori, aspiranti lettori, simpatizzanti, curiosi, amici e parenti.

Il mese di ottobre è stato un mese molto intenso per il Gruppo Lettura.
Il 21, in occasione della giornata finale di BiblioWeek, settimana di promozione e di eventi speciali per le biblioteche della provincia di Treviso, tre membri del nostro gruppo si sono esibiti in alcune letture davanti ad una attenta e divertita platea di bambini.



Il giorno dopo, altre componenti del gruppo hanno portato le lore voci alla casa di riposo per anziani di Maserada.

Sabato 27, una rappresentanza del Gruppo ha trascorso la giornata a Vicenza, per partecipare a "Passaparola", il IX Forum del Libro e della Lettura, in particolare per intervenire ad un incontro con l'autrice Michela Murgia.


Una volta giunti sul posto, abbiamo appreso con sorpresa dell'assenza dell'autrice: nonostante l'immediata reazione di delusione, non ci siamo lasciati prendere dallo sconforto, e la giornata vicentina è proseguita alla grande.


Infine, in occasione della festa di Halloween, un manipolo di streghe di "Voci di Carta" ha intrattenuto con grande bravura alcuni bambini di terza, quarta e quinta elementare in un pomeriggio di letture di paura intitolato "Brividi a merenda".


Come vedete, il nostro gruppo si diverte un sacco nelle sue attività: cosa aspettate a venire a trovarci?

domenica 28 ottobre 2012

Brrrrr...che paura! Halloween in biblioteca

Mercoledì 31 ottobre, la biblioteca chiuderà alle ore 17, per consentire lo svolgimento dell'attività "Brividi a merenda".
Si tratta di letture di paura per bambini di terza, quarta e quinta elementare. Dopo pochi giorni dall'invio dei volantini alle scuole, abbiamo registrato il "tutto esaurito". Evidentemente, il tema e la ricorrenza di Halloween (che, come si legge in Wikipedia, rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone) piacciono ai nostri piccoli utenti! Ad accoglierli, ci saranno il Gruppo Lettura Animata "Voci di Carta" e il Gruppo Giovani Lettori.



domenica 21 ottobre 2012

Carnevale dei Libri di Scienza #13: le scienze nella letteratura

Se qualcuno è venuto in biblioteca negli ultimi giorni, avrà notato, accanto alla porta d'ingresso, una speciale vetrina allestita con libri di vario genere: alcuni di narrativa e alcuni di divulgazione.
Cos'hanno in comune questi testi? Il fatto di essere tutti libri di scienza.
Libri di scienza, senza ombra di dubbio, sono i saggi di divulgazione scientifica. Ma lo sono anche, in qualche modo, le opere narrative che alludono ad argomenti scientifici, nella trama o nella struttura o nell'intento comunicativo.
Da questa considerazione è derivato il tema che BiblioBredaBlog ha voluto dare all'edizione numero 13 del Carnevale dei Libri di Scienza, iniziativa ideata dalla casa editrice Scienza Express che per questo mese di ottobre viene ospitata dal nostro blog, con il tema "Le scienze nella letteratura".

L'attenzione prestata dalla Biblioteca di Breda e dai Gruppi di volontari nei confronti dei temi della scienza è testimoniata anche in alcuni post apparsi su questo blog.
Nello scorso mese di agosto, abbiamo dedicato il post A Neil Armstrong, pioniere della luna
alla scomparsa del primo uomo ad avere camminato sul nostro satellite, cogliendo l'occasione per descrivere lo scaffale dedicato all'astronomia e ai temi connessi con la conquista dello spazio.
In giugno, L'evoluzione di Calpurnia... con la matita di Anna Maria celebrava la vittoria di uno dei primi premi del concorso "Letture in ConCorso", vinto dal lavoro di Anna Maria Zampieri. L'opera che la giovane lettrice recensiva era "L'evoluzione di Calpurnia", romanzo di Jacqueline Kelly incentrato sulla teoria dell'evoluzione di Darwin.
In marzo, nel post Leggere la scienza veniva ricordata l'importanza dei saggi di divulgazione scientifica, che in molti casi riescono ad attrarre l'attenzione di ragazzi poco avvezzi alla lettura: non sono rari i casi in cui libri di questo tipo abbiano fatto scattare la molla e abbiano trasformato un non-lettore in un ragazzo innamorato dei libri (romanzi inclusi).
Tornando con la memoria ancora più indietro, nel settembre del 2009 la Biblioteca organizzò un'iniziativa dedicata al tempo stesso ai generi narrativi della fantascienza e del fantasy e al settore della divulgazione scientifica. L'evento si intitolava "FantasticaScienza", e si svolse tra proiezioni di film a tema, osservazioni pubbliche del cielo con letture, e conferenze su narrazione e cinema.

Questo Carnevale dei Libri di Scienza, quindi, rappresenta l'ennesima puntata di una lunga storia di vicinanza tra la Biblioteca di Breda e la scienza nelle sue varie forme.
L'iniziativa si verifica oggi in concomitanza con la giornata conclusiva di BiblioWeek, settimana di promozione e di eventi speciali per le biblioteche della provincia di Treviso. Oggi, a Breda, oltre al Carnevale, si svolgerà il libero scambio dei libri e una lettura per bambini.
Tra i libri che fanno bella mostra di sè nella vetrina della Biblioteca ci sono i volumi che alcuni divulgatori hanno recensito nei loro blog per questa edizione del Carnevale; accanto ad essi, anche alcuni titoli editi da Scienza Express, la casa editrice che ha inventato il Carnevale dei Libri di Scienza.

E veniamo appunto alle recensioni.
La prima ad esserci stata segnalata, intitolata Queste oscure materie / His dark materials, è apparsa sul blog Knedliky di Palmiro Poltronieri (Zavorka), e riguarda l'omonima trilogia fantasy di Philip Pullman. In particolare, Zavorka descrive lo stretto collegamento tra la "polvere", concetto chiave nella trama del libro e sostanza impalpabile che filtra tra gli universi, misteriosamente legata al libero arbitrio umano, e la materia oscura, uno dei temi più affascinanti della fisica contemporanea.
Ancora Zavorka segnala un suo più recente post, intitolato Letteratura e scienza, a modo mio, quasi un taccuino di sparpagliati appunti sul tema delle relazioni tra l'ambito letterario e quello scientifico, da Fred Vargas a Italo Calvino, da Raymond Queneau a Lewis Carroll.

Raccogliendo i contributi per il Carnevale, può capitare che spuntino anche delle vecchie conoscenze di BiblioBredaBlog, nella fattispecie Paolo Alessandrini, autore del blog Mr. Palomar. Il post segnalato si intitola Il grande quadrato di Perec, ed è una esplorazione del mondo narrativo-combinatorio dell'autore di "La vita istruzioni per l'uso". In particolare, Mr. Palomar sottolinea come Perec abbia utilizzato un concetto matematico come i quadrati greco-latini come "vincoli narrativi" per il suo monumentale romanzo. Ma come suggerisce il post, "I numerosi appigli matematici non fanno del romanzo di Perec un arido puzzle senza anima: al contrario rendono ancora più affascinante ed enigmatica un'opera che viene considerata tra i massimi capolavori del Novecento."

A proposito di Perec, un altro blog partecipante al Carnevale, Taccuino 22 di Alessandro Aquilano, aveva pubblicato tra marzo e aprile un ciclo di sei interessanti post, che esploravano particolari aspetti del romanzo, e ci sembra appropriato riprenderli in quest'occasione: Introduzione e dichiarazione d'intenti, Mappa, La cantina bianca, Elenchi, Storie, Errori.
Dallo stesso blog arriva la segnalazione di un post più recente, L'uomo che cominciò a sospettare di avere una dimensione in meno, dedicato al classico "Flatlandia", scritto nel 1884 dal reverendo Edwin Abbott Abbott: con le parole dello stesso Aquilano "un libretto che allarga la mente come un compressore fa con un palloncino, e che dovrebbe essere letto nelle scuole appena si comincia a parlare di geometria."
Il post evidenzia come questo racconto riesca a spiegare con sorprendente potenza visiva concetti difficilmente rappresentabili dalla mente umana, come ad esempio le dimensioni dello spazio oltre la terza. Partendo dallo scialbo mondo a due dimensioni, parodia della società vittoriana, Abbott porta il suo protagonista Quadrato attraverso mondi a più dimensioni, per poi imbattersi nel puntiforme mondo a zero dimensioni. Insomma, un libro pieno di sorprese, divertente e insieme più efficace di molti testi di geometria.


Il blog La scuola del sapere di Rosa Maria Mistretta, ci segnala un Omaggio a Isaac Asimov, che fu al tempo stesso grande autore di narrativa fantascientifica e brillante divulgatore di scienza: come scrive la stessa blogger, "Intere generazioni hanno sognato tra le pagine delle sue grandiose speculazioni sulla storia futura, hanno assimilato importanti nozioni scientifiche divulgate in maniera comprensibile ma mai banale, da scienziato prima che da scrittore. Ma forse, più importante di tutti, è stato il suo messaggio di fiducia nell'umanità, nella razionalità scientifica, nel rifiuto delle superstizioni e della violenza."
Non poteva mancare, in extremis, il contributo del fondatore del Carnevale, Daniele Gouthier di Scienza Express, che invia Paura della matematica, recensione dell'omonima raccolta di racconti di Peter Cameron, autore del più noto "Un giorno questo dolore ti sarà utile".
Questa raccolta, sottolinea Gouthier, non è certo un libro di matematica; dalle storie che Cameron racconta con delicatezza e intensità, tuttavia, gli spunti matematici emergono di tanto in tanto.


Grazie a tutti per i contributi... e viva i libri di scienza, che fanno parte, a pieno titolo di tutte le biblioteche del mondo. Non andate a cercarli solo nella classe 500 ma anche nella classe 800!


giovedì 18 ottobre 2012

Se è un bel libro ... siamo a cavallo


Giulia ha letto “War Horse”, perché era pubblicizzato nel volantino del festival “Pordenonelegge”, e faceva parte di un concorso dal titolo “Caro autore ti scrivo”. Prevedeva di scrivere una recensione del libro scelto sottoforma di lettera indirizzata all’autore.
Il romanzo le è piaciuto perché molto emotivo e ricco di sentimento. Joey e Albert sono molto amici, ma la prima guerra mondiale li separa. Albert è talmente legato a Joey da rimpiangere di non poter avere ancora 17 anni per partire in guerra.
E Joey è un cavallo, uno di quel milione che partirono per il fronte. La voce narrante è la sua. Strano (ma bello) immedesimarsi in cavallo!
Nello scaffale “Giovani Adulti”, dal 2010, è presente un altro libro dello stesso autore, Michael Morpurgo: “La guerra del soldato Pace”, del quale il Gruppo Giovani Lettori aveva girato, assieme a Livio Vianello, un booktrailer.
Dal libro “War Horse”, Steven Spielberg ha tratto un film, uscito nel febbraio di quest’anno (qui il trailer).
Nonostante sembri giovane (almeno quanto i componenti del nostro Gruppo Giovani Lettori), il libro ha i suoi anni: è infatti del 1962. Ma li porta benissimo. 

sabato 13 ottobre 2012

Biblioteca: c'è da essere orgogliosi?


Mentre vi scriviamo, a Napoli e in molte città italiane, si celebra la prima giornata italiana delle biblioteche (BiblioPride).
Promossa dall’Associazione Italiana Biblioteche, l’iniziativa ha lo scopo di ribadire l’importanza del sistema bibliotecario nazionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese; dovrebbe essere anche una giornata di affermazione dell’orgoglio di tutti i bibliotecari che vogliano affermare pubblicamente l’amore per la loro professione.
Non è difficile appassionarsi a un lavoro che comprende molti tipi di attività, e che arricchisce lo spirito. Ma sarebbe senz'altro meno stimolante, se non ci fossero i volontari e i lettori che quotidianamente ci danno ulteriore energia e motivazione. Ci aiutano a far in modo che la biblioteca diventi davvero luogo di partecipazione e di democrazia.
Con continuità, le amministrazioni che negli anni si sono susseguite in questo comune hanno sostenuto l’apertura e lo sviluppo delle biblioteca, consentendo ai cittadini di crescere personalmente e culturalmente in un ambiente aperto e gratuito, alla portata di tutti.
Ogni tanto diamo i numeri, e lo vogliamo fare anche oggi (con orgoglio), presentandovi in sintesi i dati statistici di questa biblioteca:
   

Anno 2008
Anno 2009
Anno 2010
Anno 2011
PRESTITI
21441
22435
23716
24971
TOTALE UTENTI
3525
n.d.
2235
2674
NUOVI UTENTI
193
n.d.
711
439

Al 31 dicembre 2011, la biblioteca possedeva in tutto 24.260 documenti ed era abbonata a 23 periodici.
Grazie al servizio di interprestito, nel 2011 sono arrivati in biblioteca ben 811 documenti (siamo al quarto posto tra tutte le 90 biblioteche del territorio provinciale) e sono stati mandati ad altre biblioteche 551 libri (qui siamo all’ottavo posto tra le biblioteche del trevigiano).

Ma quanto è necessaria una biblioteca, oggi?
Risponde a questa domanda il grande scrittore Camilleri, che in un videomessaggio dedicato proprio a questa giornata dice:
“Siamo in piena recessione. E, quindi, chi vuole leggere, chi ha necessità di consultare dei volumi, non può che rivolgersi alle biblioteche.”

 

Passate parola! 
Vi aspettiamo,
le bibliotecarie.

giovedì 4 ottobre 2012

Sei ragazzi e Sette minuti...

Metti... una sera in biblioteca, e un gruppo di sei ragazzi dai 20 anni in giù.
Seduti in cerchio attorno a un tavolino, sfogliano il libro che due di loro hanno letto durante l'estate, e che vogliono consigliare agli altri.
Si tratta di "Sette minuti dopo la mezzanotte", di Patrick Ness.
Benedetta dice di essere rimasta colpita dallo stile semplice, quasi "da favola" che caratterizza il racconto... uno stile che fa venire nostalgia dell'infanzia, quando c'era un tempo per l'ascolto e per la condivisione di storie fantastiche. Non ci si deve lasciar ingannare, però. Non è un libro per bambini, e si presta a diverse interpretazioni. E' un libro che "cambia" a seconda di chi lo legge, del suo vissuto, della sua storia personale.
Anna Maria sottolinea come sia una narrazione fortemente centrata sul giovane protagonista, nonostante i problemi che lo circondano siano più grandi di lui, e rischino di portargli via la scena. E' molto bella anche l'immagine del co-protagonista... un albero/mostro, che agisce spesso come un essere umano. Tra le tante piante possibili, l'autore ha scelto il tasso, che è curativo, e che inizialmente sembra venuto per guarire la madre malata del ragazzino.
Sfogliando il libro, saltano agli occhi le immagini scure e potenti che lo caratterizzano. La bibliotecaria dice che le ricordano altri libri. Prende "Hansel e Gretel" di Lorenzo Mattotti, premio Andersen 2009 (Miglior albo illustrato). Si tratta di una favola reinterpretata in modo tenebroso e fosco, adatta a giovani (non giovanissimissimi) lettori. Il libro è stato infatti inserito nello scaffale "Giovani Adulti" (dai 14 anni in poi).
In tema di tenebra e di rivisitazione delle fiabe classiche, si cita e si legge (rivivendo così, almeno per pochi minuti, il tempo per l'ascolto e per la condivisione) "Aprite quella porta" di Jacques Benoit. E' la storia della nonna di Cappuccetto Rosso, che è però apparentemente tonta ma astuta, e di un lupo ben poco intraprendente e coraggioso. L'albo è nero e rosso, e un po' di paura la fa, anche se la rima baciata stempera il clima. Si potrebbe leggere forse nel pomeriggio del 31 ottobre, che, in biblioteca, sarà dedicato ad Halloween, con letture a tema per bambini di terza, quarta e quinta elementare (qui il manifesto dell'iniziativa, inclusa nella rassegna "Suggestioni d'autunno").
Prima di chiudere la serata, con un dolce preparato da Christian, la bibliotecaria ricorda che dietro ad ogni libro sta un autore (o più d'uno): qui ce ne sono due, osservando bene la copertina di "Sette minuti dopo la mezzanotte". Ma questo libro è proprio un caso strano, perchè uno dei due... non c'è già più. Siobhan Dowd ha dato l'idea, ma una malattia l'ha sconfitta prima che potesse metterla sulla carta, a 47 anni. Patrick Ness l'ha però raccolta e l'ha concretizzata...e quindi, in un certo senso, Siobhan Dowd continua a vivere, ogni volta che uno dei suoi libri viene letto o raccontato (e vive ancora meglio, quando a farlo sono dei giovani appassionati lettori!).




venerdì 28 settembre 2012

Gruppo lettura Voci di Carta: incontro di ottobre

Lunedì 1 ottobre si svolgerà, presso l'aula magna della scuola media di Breda, alle ore 21, l'incontro mensile del Gruppo Lettura Animata "Voci di Carta".

Come al solito, tutti i lettori di buona volontà sono invitati!

Questi gli argomenti di cui si parlerà:

- letture presso la casa di soggiorno per anziani di Maserada: scelta dei testi;
- Halloween, attività per bambini di terza, quarta e quinta elementare: scelta delle letture e dell'attività;
- apertura straordinaria della biblioteca del 21/10, ora dedicata ai bambini di 5-6-7 anni: scelta delle letture;
- "Letture di viaggio, dell'altrove": brain storming in vista di realizzazione di un'iniziativa "multietnica" nel 2013.

mercoledì 26 settembre 2012

I diritti dei lettori


Lo scrittore francese Daniel Pennac qualche anno fa ha elencato i 10 diritti imprescrittibili del lettore…credo che molti di voi li conosceranno già, per i novizi li riassumo brevemente qui sotto cercando di coglierne l’essenza:

1) Il diritto di non leggere (cioè, “eresia!” di preferire qualcos’altro alla lettura…)

2) Il diritto di saltare le pagine (peccato di gola?)

3) Il diritto di non finire il libro (che liberazione!)

4) Il diritto di rileggere (per il piacere di farlo o perché proprio ti è sfuggito il senso…)

5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa (a prescindere dal gusto degli altri o da quello imperante!)

6) Il diritto al bovarismo (quando un libro “mi prende”  e perdo il controllo di me stesso…)

7) Il diritto di leggere ovunque (serve aggiungere altro?)

8) Il diritto di spizzicare (eh beh, chi non l’ha mai fatto…)

9) Il diritto di leggere a voce alta

10) Il diritto di tacere (questi ultimi due diritti sono alternativi, ma entrambi sacrosanti…)

Per una miglior spiegazione del decalogo di Pennac vi invito a consultare il suo libro Come un romanzo del 1999, che possiamo trovare naturalmente anche nella nostra biblioteca, sia in italiano che in francese! Che ne pensate? Siete d’accordo con questi diritti o alcuni vi lasciano perplessi e soprattutto ce n’è qualche altro che aggiungereste?
Christian S.